La proposta di legge sulle semplificazioni fiscali torna ad occuparsi delle dichiarazioni d’intento degli esportatori abituali, inasprendo le sanzioni per il fornitore che non verifica preventivamente l’invio telematico della dichiarazione d’intento da parte del cliente. In tale ipotesi, la sanzione – da fissa – diventa proporzionale. Questo inasprimento avrebbe senso, anche sotto il profilo dei principi di proporzionalità e di effettività, solo ove l’effetto dell’adempimento – cioè, la puntuale verifica dell’invio della dichiarazione telematica – fosse sufficiente per ammettere la diligenza e, quindi, la “non responsabilità” soggettiva del fornitore. Altrimenti, la modifica normativa si manifesta non solo inutile, ma ingiustificata.
Da Il Quotidiano IPSOA – Area Fisco http://bit.ly/30qZKyt